Fantastico, da film: Think è d'impatto, ammaliante. Accade che la musica stupisca ancora più di quanto ci si possa aspettare, e un genere come il jazz che ha davvero tante anime, tanti cultori difficilmente ormai propone vere novità, ma ogni tanto l'innovazione riesce ad esplodere. Ricorda tanto le intonazioni di un vissuto ed ironico Fred Buscaglione, con tanto di teatralità e spettacolarità a tutto campo… lasciano innumerevoli immagini nella mente questi 11 pezzi man mano che scorrono, e quando una rappresentazione riesce a colpire più dell'unico senso a cui è destinato, è sicuramente definibile artistica.
Morbido, grintoso,intenso, un album nato durante un'unica session improvvisata in studio, con tutti gli strumenti, dedicato alle origini del free jazz secondo l'estro del momento e seguendo la filosofia di uscire fuori dagli schemi convenzionali, lontani dal clamore del mercato, senza preclusioni per le contaminazioni e le contemporaneità musicali. Caratterizzato da un'intensa carica ritmica, dal largo uso dell'improvvisazione blues e da sonorità e timbri del tutto particolari. Affidato ad un piccolo complesso, questo New Quintet di Franco Baggiani, apprezzato trombettista e compositore sia in Italia che all'estero, racconta scene di "Vite ordinarie" in maniera del tutto poco convenzionale, 25° lavoro in 10 anni di carriera luminosa … entrare in sintonia con il "Baggiani New Quintet feeling " non è difficile, il disco non delude gli appetiti dei collezionisti jazz ed è assolutamente da avere, ma soprattutto … da vedere all'opera. |